Rotazione pomello a variatore fermo
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Rotazione pomello a variatore fermo
Salve a tutti ho una domanda banale ma forse mi potrete aiutare:
volevo sapere se ruotando a motore spento, il pomello della regolazione di velocità del variatore meccanico installato sui nostri nastri trasportatori, si possono causare delle rotture.
Cosa dite?
volevo sapere se ruotando a motore spento, il pomello della regolazione di velocità del variatore meccanico installato sui nostri nastri trasportatori, si possono causare delle rotture.
Cosa dite?
Saponaro- Numero di messaggi : 1
Data d'iscrizione : 21.01.09
Re: Rotazione pomello a variatore fermo
Premetto di non essere un esperto, ma sò che nei nastri trasportatori che abbiamo in azienda, la regolazione del centraggio nastro e la tensione stessa del nastro trasportatore viene effettuata con il motore acceso ma può essere fatta anche da fermo, la regolazione della velocità invece (quella che fai ruotando la rotella del variatore) NON deve mai essere eseguita a motore spento: credo che rovini le piste del variatore.
signorelli- Numero di messaggi : 2
Data d'iscrizione : 02.01.09
Re: Rotazione pomello a variatore fermo
Ripreso dal catalogo MOTOVARIO [http://www.motovario.it/]
Il motovariatore è costituito da due piste interne (1
e 2) tenute da molle a tazza (3) calettate sull’albero
motore (4), da due piste esterne (5 e 6) fisse alla
carcassa e da un sufficiente numero di satelliti (7)
supportati mediante boccole ( 8 ) scorrevoli in senso
radiale nel portasatellite (9) che funge da raccoglitore
del moto.
I satelliti, a contatto con le piste interne, dalle quali
ricevono il moto, e con le piste esterne fisse, vengono
così ad assumere un doppio movimento: uno di
rotazione intorno al proprio asse, l’altro di rivoluzione
attorno alle piste esterne che viene raccolto dal
portasatellite solidale con l’albero di uscita.
La variazione del moto si ottiene agendo sul volantino
di comando (10), mediante il quale si sposta
angolarmente la pista (6) appoggiata mediante
corona di sfere (12) sulla contropista con camme a
mantello (11).
Tale spostamento viene a modificare lo spazio tra le
piste (5 e 6) variando quindi lo spostamento radiale
dei satelliti e quindi modificando il moto relativo
trasmesso al portasatellite.
N.B. La suddetta variazione deve essere assolutamente
eseguita a motore in moto.
Il motovariatore è costituito da due piste interne (1
e 2) tenute da molle a tazza (3) calettate sull’albero
motore (4), da due piste esterne (5 e 6) fisse alla
carcassa e da un sufficiente numero di satelliti (7)
supportati mediante boccole ( 8 ) scorrevoli in senso
radiale nel portasatellite (9) che funge da raccoglitore
del moto.
I satelliti, a contatto con le piste interne, dalle quali
ricevono il moto, e con le piste esterne fisse, vengono
così ad assumere un doppio movimento: uno di
rotazione intorno al proprio asse, l’altro di rivoluzione
attorno alle piste esterne che viene raccolto dal
portasatellite solidale con l’albero di uscita.
La variazione del moto si ottiene agendo sul volantino
di comando (10), mediante il quale si sposta
angolarmente la pista (6) appoggiata mediante
corona di sfere (12) sulla contropista con camme a
mantello (11).
Tale spostamento viene a modificare lo spazio tra le
piste (5 e 6) variando quindi lo spostamento radiale
dei satelliti e quindi modificando il moto relativo
trasmesso al portasatellite.
N.B. La suddetta variazione deve essere assolutamente
eseguita a motore in moto.
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